Al fine di clebrare degnamente il culto della Vergine, a partire dal 1656, si decide di correre, nel giorno del 2 luglio, Festa della Madonna di Provenzano, una corsa di cavalli da tenersi “alla tonda” nell’anello di Piazza del campo e che doveva coinvolgere le Contrade della Città.
Una prima proposta era stata avanzata nel 1603, ma troverà un’epiosidica attenzione solo nel 1633, per poi prendere aspetto defintivio nel 1656, quando ufficialmente inizia la storia del Palio delle Contrade, quando, ufficialmente inizia la storia del Palio delle Contrade, cioè la Carriera del 2 Luglio (più antica di almeno un secolo di quella del 16 agosto) così come ancora oggi avviene.
Ed è in onore alla Madonna dei Miracoli che, alla vigilia della festa, il 1 di luglio, viene portato in Collegiata il drappellone, sul quale, dall’inizio del XVIII secolo, la stessa Madonna di Provenzano viene raffigurata.
La Città, con le sue Istituzioni e le Contrade, rendono omaggio alla Madonna ed il Palio viene collocato nel pilasatro destro sotto acupola, oggetto di curiosità e gestualità apotropica, tra il sacro ed il profano, dei numerosi contradaioli.
A mezzogiorno del 2 luglio il drappellone viene riportato nel Palazzo Comunale.
Tornerà il drappellone, nella Collegiata di Provenzano la sera stessa, dopo la corsa, quando il popolo festante della Contrada vincitrice verrà a rendere grazie a Maria per la vittoria riportata.